Il nuovo presidente dell’AMG , Mario Butera, ha rilasciato un interessante intervista ( LIVE SICILIA).
Prima di tutto si tratta di un tecnico del settore che conosce i problemi, e questo è certamente un dato positivo. Infatti , da persona competente ha immediatamente individuato le tante criticità di un azienda che, rispetto ad altre partecipate, non è un carrozzone clientelare e soprattutto ha i conti in regola e delle grandi potenzialità.
Nella sua lunga intervista ha evidenziato alcuni aspetti importanti che fanno riflettere. Per esempio “Ci sono 28 operai per tutta la città – rivela Butera – peraltro divisi in due turni, 18 la mattina e 10 la sera. Io vengo dal privato, dove se hai un’idea la realizzi, e qui sto facendo i conti con una realtà molto diversa. Ad esempio, il Comune blocca qualsiasi attività nell’ambito del personale, a partire proprio dalle nuove assunzioni”.
In altre parole , come si può gestire l’illuminazione pubblica di una città di 700.000 abitanti con solo…… 28 operai?
Inoltre c’è il problema degli impianti vecchi e obsoleti : “Mi sono fatto raccontare la situazione della fascia costiera – dice il presidente di AMG – e ci sono problemi strutturali nel tratto dall’Arenella. in poi, fino alla Marsa, perché lì l’impianto ormai è antico”.
Cosa serve per rimodernarlo?
“Ci sono i fondi FAS , ma di contro i tempi di consegna sono sempre nell’ordine dell’anno. Se da un lato l’impianto attuale è vecchio, dall’altro lavorare all’impiantistica nuova ha ancora tempi molto lunghi ……. Come in tutti i settori, anche il mercato dell’illuminazione pubblica sta cambiando, e per i fornitori trovare componenti di impianti d’altri tempi è sempre più difficile . Su questo tema Palermo è parecchio indietro rispetto al resto d’Italia”, osserva Butera.
In parole povere, riparare un impianto vecchio è difficile, spesso impossibile, perché i pezzi di ricambio sono difficili da reperire. Mentre per progettare e installare impianti nuovi è complicato perché i tempi della burocrazia comunale sono lunghi.
Cosa fare ?
Per il presidente Butera l’unica strada percorribile è modificare il contratto di servizio : “Sto lavorando con il Comune per modificarlo, consentendo all’azienda di avere maggior libertà sugli impianti …….. In altre città si dà una concessione pluriennale, dai 12 anni in su, a una società che si impegna a rifare tutta l’illuminazione pubblica e alla fine restituisce gli impianti. Come guadagna? Col risparmio, dicendo all’ente ‘Dammi gli impianti e ti do il servizio. Al momento paghi 10 milioni? Per i prossimi X anni ti faccio risparmiare con gli interventi, e se hai risparmiato ad esempio 3 milioni, li dai a me’”.
Ma per fare questo è necessario avere un interlocutore attento ma soprattutto credibile : “Ho cominciato a dialogare col Comune – spiega Butera – per capire chi sarà il mio interlocutore fisso all’interno dell’amministrazione. Finora ho parlato a turno col sindaco e col vicesindaco, ma servirà un referente preciso per iniziare la parte operativa”.
E qui entra in gioco la politica.
“Ad oggi nessuno mi rema contro. Non so se in Consiglio comunale qualcuno si opporrà alle scelte che sto cercando di fare, ma sinceramente la fase politica mi è irrilevante. Sono qui per incidere, e se non ci riesco nel medio periodo, scaldare la poltrona non mi interessa”.
P.S. Il presidente dell’AMG ci sembra una persona dalle idee chiare ma soprattutto competente. Gli auguriamo buona fortuna perché in una città come Palermo la sua voglia di innovazione potrebbe non essere in sintonia con le scelte politiche di questa amministrazione.
Per finire vorremmo consigliare al nuovo Presidente dell’AMG di affacciarsi dalla sua stanza e “ammirare” la situazione “incresciosa” dell’illuminazione di Villa Giulia e del Foro Italico, da anni condannati all’oscurità “ eterna”. Eppure solo qualche secolo fa tale villa era illuminata degnamente . Infatti nel 1785 il vicerè Caracciolo installo “12 nuovi fanali di nuovo tipo alla moda francese , del costo di 5 once l’uno” a Villa Giulia, che così fu illuminata degnamente “alla moda francese” ( beati loro).
Auguro al presidente Butera buon lavoro. La modifica del contratto di servizio nel modo in cui lui indica mi sembra in effetti vincente: la concessionaria (AMG), guadagnando sul risparmio che il committente – proprietario degli impianti (cioè il Comune) ottiene, diventa il primo soggetto interessato alla buona riuscita dell’appalto.
Speriamo bene; una città meglio illuminata è una città più sicura.
AMG ENERGIA che ha anche in gestione la manutenzione degli impianti del gas ma che subappalta a ditte esterne (lucrandoci): chiesi un intervento per una nuova fornitura e dovevo obbligatoriamente passare da AMG GAS (venditore) / AMG GAS (distributore) e ditta esterna, esecutrice reale dei lavori. Praticamente i miei soldi sono passati di mano in mano a 3 soggetti. Potrebbero fare a meno a stò punto dei 28 dipendenti, affidando direttamente ad esterni il tutto. Un cittadino indignato di tante magagne italo/sicule/palermitane.